La prima incarnazione di Visnu, nella sequenza storica, prese la forma di un pesce, di nome Matsya -Matsya significa “pesce” e a questa sua incarnazione ci si riferisce con i nomi Matsya o Matsya Avatara– .
“Quando sopraggiunse l’inondazione totale dopo l’era di Caksusa Manu e il mondo intero fu completamente sommerso dalle acque, il Signore assunse la forma di un pesce e protesse Vaivasvata Manu facendolo salire su un vascello”.
(Srimad Bhagavatam 1.15)
Nella prima era dell’universo, il Satya-yuga, un re di nome Manu compì severe austerità per migliaia di anni, come erano soliti fare i re dell’epoca. Un giorno, mentre faceva abluzioni con l’acqua di un fiume, un piccolo pesce apparve nelle sue mani. Proprio mentre stava per gettare di nuovo la piccola creatura nel fiume, il pesciolino gli chiese di salvargli la vita. Accogliendo la sua richiesta il re mise il pesciolino in una brocca d’acqua, ma esso cresceva così tanto che nessuna brocca poteva contenerlo. Il re allora lo gettò in un lago, ma il pesce, continuava a crescere così tanto che il re fu obbligato a gettarlo prima nel Gange e poi, poiché continuava ancora a crescere, nell’oceano. Il re comprese che si trattava di Sri Visnu stesso, che allora rivelò la Sua identità divina.
Matsya disse al re che il mondo sarebbe finito entro sette giorni a causa di una terribile inondazione. Egli chiese al re di costruire una barca molto grande dove far salire a bordo sette grandi saggi, i semi di tutte le piante e un animale per ogni razza. Egli sarebbe venuto nella forma di pesce, disse, per tirare la barca fino al Monte Himavan, dove i superstiti avrebbero dato inizio al prossimo yuga (eone). Fedele alla Sua parola, il Signore apparve dopo sette giorni. Il re legò la barca a Lui usando il serpente reale Vasuki. Matsya Avatara li portò tutti sul Monte Himavan dove li tenne finché l’inondazione ebbe fine. Dopo iniziò una nuova era e il re cominciò a procreare secondo le istruzioni di Matsya Avatara.